Zona Blu e Centenari
Si identificano come Blue Zone le parti del mondo in cui è possibile vivere felici e a lungo.
Ne esistono davvero poche: l’isoletta greca Icaria e la giapponese Okinawa, la penisola di Nicoya in Costarica e la comunità a Loma Linda in California, ma soprattutto la nostra Sardegna. Sulla splendida isola, vi sono angoli magici dove gli abitanti arrivano e spesso superano agilmente il traguardo dei 100 anni, come nell’area Ogliastra in provincia di Nuoro, ad esempio. Addirittura, nel paesino di Seulo, nella Barbagia, sono stati contati ben 20 centenari tra il 1996 e il 2016 confermandosi il paese più longevo del mondo!
Scienziati e genetisti di tutto il mondo si sono interessati allo studio dei geni dal popolo sardo. Lo scopo di tante ricerche è quello di riuscire a individuare “l’elisir di lunga vita”, qualcosa nelle abitudini, nell’alimentazione e nel DNA che porta la Sardegna ad avere un numero così elevato di centenari. Sarà l’aria di mare e montagna, la combinazione favorevole del clima, la struttura sociale tradizionale o semplicemente l’alimentazione basata sulla dieta mediterranea?
Infatti, a livello antropologico, entrano in gioco anche elementi essenziali tipici come il valore del ruolo sociale (la famiglia in primo piano), il senso di comunità (vincente specialmente nei piccoli centri abitati dell’entroterra), la consapevolezza del senso della vita. Non dimentichiamo anche l’attività fisica quotidiana, che mette in funzione il sistema locomotore spendendo le calorie acquisite – anche in versione ludica come i balli tradizionali
Le abitudini alimentari in Sardegna hanno radici nella tradizione e si basano su un consumo di alimenti prevalentemente di origine vegetale (come frutta, verdura e legumi, senza dimenticare la frutta a guscio) e una piccola percentuale di origine animale , conditi con olio di oliva, ricco di antiossidanti, senza dimenticare il vino, fortemente salutare quando consumato in maniera misurata ai pasti, specie quello rosso come il tipico Cannonau.
Antonio Todde, chiamato Tziu Antoni, era stato ufficialmente riconosciuto nel Guinness dei Primati 2001 come l’uomo più vecchio del mondo scomparso all’età di 112 anni e 346 giorni. Indovinate dove era nato? Esatto, in provincia di Nuoro, a Tiana per la precisione. Il pastore sardo aveva rivelato il suo segreto: vivere un giorno alla volta senza stress, amare il prossimo e bere un bicchiere di vino rosso tutti i giorni.
Sarà semplicemente questo l’elisir di lunga vita?
Secondo le ultime analisi, nell’isola sono presenti oltre 300 centenari e ultracentenari.
Chiudiamo con l’augurio sardo A kent’annos (finoa cento anni).